Danza a Porte Aperte: la lezione si fa evento

Alcuni momenti dell’evento, caratterizzati dagli allievi della scuola di Danza.
Danza a Porte Aperte. Gran risposta di pubblico e applausi lo scorso lunedi 4 luglio 2016, al Teatro Antares di Ceccano per la lezione dimostrativa degli allievi della Scuola Danza Più di Frosinone diretta da Enza Venditti. In scena gli allievi dei corsi accademici in classi brevi accompagnate al pianoforte dal maestro Mario Capuani. Un appuntamento elegante e ben preparato che conferma il grande livello della scuola e rivela nuovi talenti.
L’evento, patrocinato dal Comune di Ceccano, si è svolto lo scorso lunedi 4 luglio presso il Teatro Antares di Ceccano. Danza a porte aperte è stata la manifestazione che ha chiuso l’anno accademico della scuola Danza Più di Frosinone, diretta dalla maestra Enza Venditti, con l’esibizione di tutti i corsi regolari della scuola, anche dei piccolissimi, che ha avuto un’importante risposta da parte del pubblico, con circa 400 persone presenti, ed un grande plauso non solo alla preparazione tecnica degli allievi, ma anche all’originalità e alla validità culturale dell’evento.

Alcuni momenti dell’evento, caratterizzati dagli allievi della scuola di Danza.
L’idea dell’Associazione Culturale Sportivo Dilettantistica Danza Più è stata quella di portare in teatro il lavoro che con tenacia, costanza, perseveranza e passione gli allievi hanno svolto durante tutto l’anno in sala attraverso una “lezione aperta”, a metà strada tra una classe di danza ed uno spettacolo di balletto; e lo hanno fatto senza appoggiarsi a costumi e scenografie, ma mettendo l’accento esclusivamente sul percorso didattico svolto e sul lavoro che la danza esercita sul corpo per renderlo “strumento comunicativo”, già in età piccolissima.

Il maestro Mario Capuani che ha fatto da colonna sonora agli allievi
“Portare in teatro non lo spettacolo, ma la ‘preparazione’ tecnica vuol dire compiere una piccola rivoluzione culturale e farsi portavoce di quanto e come la danza sia un arte, e non uno sport; di come ci sia bisogno di essere trasversali nella conoscenza per poter recepire quel messaggio di equilibrio, bellezza, armonia che il movimento insieme alla musica riescono a creare”, ha esordito cosi Enza Venditti, presentando ad inizio spettacolo le sue allieve e ciò che sarebbe andato in scena. In classi brevi sono stati condensati i principali obiettivi e risultati tecnici di ogni corso.

Alcuni momenti dell’evento, caratterizzati dagli allievi della scuola di Danza.
La lezione aperta ha esibito al pubblico il frutto delle ore di studio alla sbarra, al centro, ma anche l’entusiasmo di giovani che scommettono su una professione fatta di tenacia e fatica; giovani che conoscono il rigore, l’impegno e i sogni e che, efficacemente, ne rappresentano il valore e la bellezza. Le dimostrazioni dei corsi di propedeutica alla danza, avviamento alla danza e dei corsi III e IV regolare sono state intervallate da momenti di assolo per pianoforte tenuti dal Maestro Mario Capuani, che ha dimostrato la sua grande maestria ed abilità, dopo aver accompagnato tutti i corsi di danza.
Il fascino della classe in palcoscenico si è rivelata in modi diversi e inaspettati. Ha impressionato e intenerito la professionalità in miniatura dei giovanissimi del corso propedeutico, per nulla intimoriti dal palcoscenico e dalla platea gremita; il terzo e quarto corso, hanno padroneggiato legazioni al centro e piccoli salti, mettendo alla prova equilibrio, resistenza e coordinazione. Proprio il buon esito dell’esibizione dei primi corsi mostra gli effetti di un lavoro di mirato e puntuale, frutto delle classi a numero chiuso.

Alcuni momenti dell’evento, caratterizzati dagli allievi della scuola di Danza.
Le ragazze dei corsi accademici sono state un’esplosione di grazia e leggiadria, estremamente omogenee per doti e potenzialità. A chiudere la serata è stata la sezione di danza contemporanea che ha messo ancor più in evidenza le capacità non solo tecniche, ma anche espressive, delle giovani allieve. L’esibizione ha rivelato buone doti di fluidità e convincenti qualità interpretative che dimostrano margini ampi di versatilità tecnica ed espressiva. Una lezione a “porte aperte” che ha trovato dunque la sua collocazione più giusta in teatro, perché da sempre il teatro è sede di scambio culturale e luogo di ritrovo da cui ripartire per ampliare gli orizzonti e arricchire gli animi.