#danceforparis

danceforparis- Danza Più

Giorgia Mascetti e Martina Schioppa durante la performance. Danza Più Riservato

#danceforparis. Grande successo per la performance di danza e pittura ideata e curata da Enza Venditti, tenuta dalle allieve della scuola di danza Danza Più e la pittrice Agneszka Gotkovska.

Lo scorso 6 dicembre presso la boutique Antonacci Mode a Frosinone, si è tenuta la performance di danza e pittura #danceforparis, nell’ambito della rassegna “Natale in vetrina”. La scuola Danza Più ha reso omaggio alle vittime di Parigi, denunciando un crimine contro l’umanità intera e lo ha fatto in silenzio. La vetrina, difatto, è diventata interattiva: la musica poteva infatti essere ascoltata solo attraverso delle cuffie, rendendo così la visione intima e personale.

La vetrina di Antonacci si è trasformata in palcoscenico. L’arte, mai come in questa occasione, si è resa rappresentazione, trasformando lo spazio della vetrina in una estemporanea concettuale. Le tele dipinte dalla pittrice Agnieszka Gotkovska, ancora in esposizione presso la boutique Antonacci, sono un tributo ad una città, da sempre simbolo di bellezza, moda, eleganza, cultura, ora lesa ed offesa e vogliono essere un inno alla pace.

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Celine Maddaleni durante la performance. Danza Più Riservato

L’evento, già di per se molto particolare per la decontestualizzazione in cui l’arte si è trovata ad essere posta, ha trovato la sua specificità nell’ ”effetto acquario” reso possibile dalla vetrina che pone un filtro, una distanza tra chi è dentro e chi è fuori. Le giovanissime interpreti: Celine Maddaleni, Giorgia Mascetti, Aurora Rao e Martina Schioppa hanno reso con raffinata eleganza e bravura tecnica la coreografia di Enza Venditti, un momento di riflessione intensa e toccante, senza manierismi espressivi, ma delegando ad un corpo forgiato dallo studio tecnico accademico l’arduo compito di rendersi espressione totale. Non c’è ideologia politica ne ideologia religiosa che possa giustificare morti innocenti, perché non c’è dignità alcuna nel professare la morte.

Questo è il messaggio che Enza Venditti attraverso l’ideazione di tutta la performance artistica ha voluto lanciare, regalando alla nostra Provincia uno spaccato culturale sicuramente diverso e di grande spessore artistico, come ha dimostrato il grande consenso di pubblico (oltre 300 persone sono rimaste coinvolte) che si è reso parte attiva della performance fermandosi in silenzio dinanzi la vetrina e ascoltando con le cuffie “La vie en rose” (scelta musicale intenta a rappresentare Parigi, ma in una versione maschile più inedita con musiche di Murcoff e Schaeffer). Per dodici minuti, ciclicamente ripetuti per ben dieci volte, ci siamo fermati davanti una danza che è diventata preghiera per Parigi e il mondo intero.

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Aurora Rao durante la performance. Danza Più Riservato


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